INFINITE STATUE – Martin Mystère

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Descrizione

Creato dalla fertile penna di Alfredo Castelli (classe 1947) nel 1982, e realizzato graficamente da Giancarlo Alessandrini, Martin Jacques Mystère è un insolito detective: archeologo, antropologo, esperto di arte, collezionista di oggetti inusuali, uomo di azione e instancabile viaggiatore, è americano di nascita (vive a New York, al numero 3/A di Washington Mews), ma si è formato culturalmente in Italia. Si occupa dei “grandi enigmi” mai risolti, cioè di quegli enigmi che la scienza “ufficiale” non prende in considerazione, da quelli archeologici a quelli storici, da quelli parascientifici a quelli esoterici, spaziando occasionalmente nel campo degli Ufo, dei poteri Esp, della magia. A conclusione di ogni sua “indagine”, Martin Mystère la registra su un personal computer; dalle sue esperienze trae spunti per volumi di successo e per una trasmissione televisiva intitolata “I Misteri di Mystère”. Suo compagno fedele di avventure è il neanderthaliano Java, vero uomo della caverne scovato da Martin in Mongolia e soltanto superficialmente civilizzatosi. Nel corso della sua saga, Martin trova spesso sulla sua strada gli “Uomini in Nero”, una sorta di setta secolare avversa a ogni scoperta o ipotesi che vada contro l’ordine costituito e la cultura ufficiale. Altro avversario fisso è Sergej Orloff, vecchio amico della giovinezza in seguito consacratosi al crimine. Martin non è un super-eroe, ma una persona “normale”, e non si butta nel pericolo per il puro gusto di farlo; è un uomo colto, ma non sa tutto di ogni argomento.

È tendenzialmente monogamo, ed è fedele alla sua compagna Diana Lombard (e viceversa). Martin non è detective nel senso stretto del termine. Non ha “clienti” che si rivolgono a lui per risolvere un mistero; non esegue indagini a pagamento o su commissione, ma entra in azione soltanto se l’argomento lo interessa in modo particolare. Le avventure di Martin Mystère si svolgono ai nostri tempi e in tutto il mondo; pur essendo frutto della fantasia sono inserite in un’ambientazione rigorosamente reale. Molta cura è dedicata, infatti, al lato documentaristico della serie. I racconti costituiscono spesso una scusa per raccontare episodi storici poco noti, per mostrare luoghi di tutto il mondo, per parlare di civiltà, di folklore, di leggende, di curiosità; in essi, è sempre presente un sottofondo ecologico e pacifista. Martin Mystère mantiene nei confronti dell’inesplicabile un atteggiamento che non è mai fanatico in un senso o nell’altro. Mystère si è imbattuto più volte in reperti che provano l’esistenza dei “continenti perduti” Atlantide e di Mu, ma ogni ritrovamento è stato e viene sistematicamente distrutto dagli Uomini in Nero, i quali temono che la divulgazione di questi avvenimenti remoti conduca a un radicale cambiamento del modo di pensare dell’attuale umanità.

Colto in piena azione tra inesplorate rovine Maya con la sua pistola a raggi, antica di quindicimila e proveniente dall’antico continente perduto di Mu, ecco finalmentela prima ed unica statua di Martin Mystère realizzata allo stato dell’arte del 3D. Interamente dipinta a mano e numerata una per una questo pezzo unico nel suo genere diverrà il fulcro di ogni grande collezione del “Detective dell’impossibile”.